Le card prodotte da Tamura, Anritsu e Hakuto (che stampa principalmente altri tipi di schede come le Orange cards per i treni, ma a volte anche quelle telefoniche in caso di sovraccarico di lavoro per le altre aziende) sono comunemente raggruppate dai collezionisti e vengono chiamate giapponesi per il loro aspetto molto simile. Sono schede magnetiche, ma nessuna banda magnetica è visibile, infatti le informazioni sono codificate sull’intero retro: ciò significa che, con l’odierna tecnologia, solo un lato della scheda viene stampato a colori, mentre il retro è generalmente argenteo o bronzeo; ma la possibilità della stampa su entrambi i lati è allo studio e sarà probabilmente una realtà in un futuro non lontano. Le schede sono molto sottili, appena 0.28 mm di spessore ed una perforazione lungo una scala graduata mostra se e quanto spesso una scheda è stata usata, ed in modo approssimativo il numero di scatti rimasto.
Le schede Tamura sono in uso in Giappone ed altri Paesi nel mondo. Le card più vecchie possono essere identificate facilmente perchè fino al 1987 in Giappone, e al 1988/89 nelle altre Nazioni che le hanno adottate, esse avevano una zona rettangolare bianca a sinistra in basso, con, a seconda del valore facciale, due, tre o più barrette nere; in seguito, questa specie di ‘codice a barre’ venne stampato sul retro.
Le schede Anritsu, delle quali il maggior utilizzatore è la compagnia australiana Telstra, presentano generalmente una freccia verde che indica il lato di introduzione della card nel telefono, e questo particolare le distingue da quelle prodotte dalla Tamura.